Sfamiglia. Vademecum per un genitore che non si vuole rassegnare

Data: Domenica, 01 Marzo 2015

sfamiglia

Sfamiglia. Vademecum per un genitore che non si vuole rassegnare

Paolo Crepet

Einaudi

Dal bullismo , che è troppo facile liquidare come «ragazzata», all'abuso di alcol, tra le prime cause di morte fra i giovani, dal 7 in condotta , necessario perché solo la presenza di regole insegna a rispettare il prossimo e a riconoscere i propri limiti, al telecomando , che insieme a Facebook e all'iPod indirizza verso un uso «surfistico» delle relazioni, improntate cioè all'eccitazione momentanea, alla comodità, che porta a evitare la fatica della riflessione... Un importante, meditato, utilissimo abbecedario dove ogni parola chiave è l'occasione per raccontare una storia vera, che ci riguarda. Attraverso l'esperienza decennale di incontri con le famiglie nelle diverse province italiane, Crepet parte dai nostri gesti quotidiani per ragionare sulle sfamiglie di oggi, quelle che passano insieme non piú di 40 minuti al giorno, quelle dove i genitori sembrano arrendersi, concedere tutto ai figli per paura di sentirsi rifiutati o solo per senso di colpa. E ci aiuta a guardare con responsabilità a ciò che abbiamo costruito, talvolta sfasciato. Perché educare significa «accompagnare», voler rischiare di credere nell'altro, avere coraggio: proprio come amare. «Educare è libertà, il resto è addestrare, ammaestrare, indottrinare. Ho deciso di scrivere spinto da un bisogno impellente, comune alle persone di buon senso: la percezione che ciò che stiamo vivendo non sia frutto di errori di percorso o involuzioni impreviste, ma di una straordinaria mutazione antropologica che coinvolge la famiglia, i giovani e le loro culture, ovvero l'intera comunità»