Educazione diretta: l'orto a scuola

Data: Martedì, 10 Ottobre 2017

088Gli esperti ci dicono che i metodi educativi sono cambiati, la scuola non può concentrare la sua attenzione solo sulle conoscenze, ma deve offrire esperienze dirette, la scuola deve investire nelle competenze.

Ecco perché la nostra scuola da anni ha inserito momenti formativi durante i quali i bambini possono accrescere le loro competenze. Tra questi progetti, quello dell'orto per le classi terze è uno dei più significativi.

Il progetto, la cui referente della scuola sarà come sempre la maestra Nicoletta Gerini, verrà realizzato in collaborazione con le esperte dell'Orto Botanico di Bergamo "L. Rota", che ogni anno propone questa iniziativa al fine di educare alla sostenibilità e di armonizzare il rapporto uomo/agricoltura/natura sulla base del contesto locale.

Il tema dell'orto sarà interdisciplinare: provenienza e stagionalità delle colture, importanza della varietà nell'alimentazione, importazione e commercio (verdure sempre disponibili al supermercato, indipendentemente dalla loro stagionalità).

I bambini di terza dovranno poi istruire quelli delle altre classi e sollecitarli al rispetto della zona orto, in particolare nel tempo della ricreazione. 

Il giorno 10 ottobre, i bambini di terza hanno quindi dedicato parte del loro tempo a studiare l'area in cui verrà realizzato l'orto, che quest'anno sarà anche fuori serra. I bambini potranno così confrontare e valutare ciò che verrà coltivato in serra e ciò che sarà piantato all'esterno.

Ecco come è stata suddivisa la loro attività:

  1. SOLE. Individuata l'area accanto alla serra con la migliore esposizione al sole. Utilizzando la bussola, l'esperta ha mostrato ai bambini come orientarsi e li ha aiutati a capire come il sole illuminerà la zona prescelta, spostandosi da est a ovest.

  2. TERRA. Il progetto include la fornitura di due casse da 1m x 1m h. 25/28 cm, in cui verrà messa la terra della giusta consistenza per coltivare l'orto. La terra dura del posto non sarebbe adatta, in quanto le radici non riuscirebbero ad espandersi al meglio. La terra fornita nei cassoni potrà essere lavorata direttamente dai bambini con le mani. Verrà fornito inoltre un terzo cassone, rialzato di 80 cm, come un tavolo, sempre contenente 20 cm di terra da lavorare, per bambini con disabilità (progetto Inclusione).

  3. ACQUA. La fontanella nel cortile della scuola è troppo distante dalla zona orto, per cui si provvederà a richiedere una canna adeguata al Comune. Le esperte spiegano ai bambini che, appena seminato, sarà opportuno bagnare con gli spruzzini e non con i classici annaffiatoi, perchè l'acqua verrebbe versata in modo troppo aggressivo.

Con l'utilizzo del metro, esperta e bambini hanno misurato e stabilito che i cassoni dovranno distare almeno 50 cm l'uno dall'altro e circa 1 m dal muretto di recinzione.

A questo punto, per i bambini di terza il prossimo passo sarà l'esperienza diretta: quando verranno portate le casse con la terra, la toccheranno e la lavorareranno con le mani, decideranno cosa seminare e pianteranno i semi. Il resto dell'anno si prenderanno cura del loro pezzetto di orto, lo bagneranno quando necessario e infine potranno monitorare dapprima i germogli e poi la crescita degli ortaggi.

I bambini, entusiasti per il sopralluogo e soddisfatta la loro curiosità con domande e interventi, sono rientrati in classe con i loro appunti, pronti per aggiornare i compagni !

Non ci resta che augurare ai nostri piccoli buon lavoro e ringraziare le mamme Natascia Zanchi e Francesca Ferrari che hanno assistito alla lezione e che hanno riportato sia i contenuti di questo articolo sia le immagini che abbiamo pubblicato in questa galleria fotografica:

Accedi alla galleria fotografica